Nella giornata di ieri, 23 dicembre, il Tar del Lazio ha emesso le prime sentenze in merito ai ricorsi relativi al fondo governativo istituito dal Ministero con il contributo pari allo 0,75% delle imprese operanti nella vendita dei dispositivi medici. I ricorsi sono stati respinti con motivazioni contenute in 120 pagine di sentenza.
“Motivazioni che – sostiene la presidente FIFO Sanità Sveva Belviso – facciamo fatica a condividere e che riteniamo profondamente ingiuste perché non tengono conto per l’ennesima volta delle ricadute che anche questo ennesimo prelievo avrà sul comparto. La battaglia sul fronte giudiziale non si arresta: l’Associazione interverrà nuovamente a sostegno di quanti intenderanno ricorrere al Consiglio di Stato”.
In attesa di nuovi pronunciamenti, il prossimo 31 dicembre scadrà il termine per il pagamento, le cui istruzioni sono disponibili sul sito del Ministero della Salute.
Per quanti, come previsto dalla legge, procederanno al pagamento, si ritiene opportuno riservarsi la restituzione delle somme nel caso in cui, come ci si auspica, il Consiglio di Stato proceda all’annullamento del decreto ministeriale, inserendo nella autodichiarazione una frase del seguente tenore:
“Contro il Decreto del Ministero della Salute del 29/12/2023 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 09/02/2024, pendono numerosi ricorsi ancora non decisi definitivamente, la scrivente Società dichiara che il pagamento non costituisce acquiescenza né riconoscimento del debito, posto che tale adempimento è avvenuto al solo fine di evitare qualsiasi possibile forma di esecuzione forzata o sanzione o segnalazione di inadempimento alle Autorità. In caso di annullamento del Decreto o di qualsiasi altra modifica normativa, ci riserviamo di richiedere la ripetizione dell’eventuale pagamento effettuato”.